Crónica de Cartas a Ofelia

Si conclude con un record di visitatori la mostra di Louise Bourgeois al Museo Novecento di Firenze
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	Installation view of "Louise Bourgeois, Do Not Abandon Me" Museo Novecento, 2024. Photo by Ela Bialkowska
Firenze, 22 ottobre 2024. Si è conclusa la grande mostra dedicata a Louise Bourgeois, una delle protagoniste indiscusse dell'arte del XX e XXI secolo, che ha registrato un’affluenza straordinaria nei mesi da giugno a ottobre. Oltre 40.0000 persone hanno visitato l’esposizione presso il Museo Novecento e l’installazione Cell (XVIII) Portrait al Museo degli Innocenti. La mostra è stata la più estesa e importante rassegna di gouaches dell'artista, incentrata sulla figura della madre e del bambino, offrendo anche l’occasione di poter ammirare da vicino opere emblematiche tra cui la grande coppia di ragni, Spider Couple, che ha abitato il chiostro del Museo Novecento e le famose Cell. La mostra Do Not Abandon Me rappresenta un grande traguardo per il museo civico fiorentino, capace di attrarre visitatori nazionali e internazionali oltre all’interesse e al sostegno di donors e sponsor. L’intera mostra è stata, infatti, realizzata grazie al generoso contributo di privati che hanno partecipato al 70% delle spese. A questo proposito, il Museo Novecento desidera esprimere ancora una volta un sentito ringraziamento a coloro che hanno reso possibile questo importante progetto con il loro sostegno: Castello di Ama S.r.l. – Società Agricola, Gianfranco d’Amato, Faggi Enrico S.p.A. Leofrance S.p.A., Christian Levett e Christian Levett Collection/Museo FAMM, Margie MacKinnon, Wayne McArdle e Calliope Arts Foundation, Giancarlo e Danna Olgiati, Lorenzo Poggiali, Maria Manetti Shrem, Margherita Stabiumi. In attesa delle prossime inaugurazioni a partire da metà Novembre con le mostre di Lorenzo Bonechi e Clemen Parrocchetti, attualmente il Museo Novecento prosegue la sua ricca programmazione con la mostra "Retroscena - Storie di resistenza e dissidenza nella Collezione Della Ragione", aperta fino al 2 aprile 2025, e "Ho paura di disegnare mia madre" di Oleksandra Horobets, visitabile fino al 30 ottobre 2024. Félix José Hernández.
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