Viaggio di Luce
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Firenze, 20 ottobre 2023. In occasione della mostra verrà pubblicato un catalogo con testi del curatore e contributi critici di Andrea Cortellessa e Walter Guadagnini. Un intenso dialogo dove l’opera di Parmiggiani, installata ma fortemente improntata sulla narrazione pittorica, subisce una metamorfosi che tramuta l’andamento orizzontale delle quattro sculture, cariche di pigmenti colorati, in una catarsi verticale fatta di grandi tele sature di colore puro, di pura luce. accetta la sfida dell’astrazione senza rinunciare all’immanenza della pittura, alla struttura riconoscibile della visione naturalistica, unica via possibile al pittore per immaginare l’infinito e l’illimitato, quando tutto si è ridotto a portata di mano e ogni forma di vita si è digitalmente consumata. Tutto, perfino l’origine dell’universo. Ogni mistero, perfino quello della luce e della sua contropartita, l’oscurità. Come in Parmiggiani anche in Herrero resiste la meraviglia per il miracolo dello sguardo, che è poi quella del riconoscimento contemplativo del reale. Quel vertiginoso spalancarsi del divino e dell’infinito tanto nella cosa che nell’opera d’arte.Herrero si spinge fino alla scomparsa dell’oggetto, penetrando nel mondo immateriale dell’idea, ai confini dell’assoluto e dell’irraggiungibile, affidando però alle cose l’‘incarnazione’ del divino nel reale, il disvelamento dell’invisibile nel mondo delle cose. Un paio di scarpe logore, una campana, un cumulo di libri, il caldo di una statua, una vecchia lampada ad olio, barche e pigmenti. Il quadro è possibile solo affidando agli oggetti la bellezza e la verità, ai pigmenti di colori la storia e sopravvivenza della pittura. Come quando affida all’ombra e al fumo la presenza reale delle cose, alla memoria la presenza del passato. In modo affine, ParmiggianiCon le sue installazioni, opera una riappropriazione in chiave contemporanea del classico soggetto della veduta marina, che qui diventa una rappresentazione della condizione umana, “un paesaggio della società massificata e dell’ideologia del produce-consuma-produce... Paesaggio dell’assimilazione passiva, della sopportazione della dottrina dell’alienazione e dell’impossibilità di accedere alla contemplazione in quanto categoria psicologia sempre più negata”, spiega Herrero.Herrero. Mari di un verde luminoso e acido, di un giallo accecante e nervoso, di un blu gravido di profondità notturna, di un rosso come il sangue e il nettare dionisiaco, di un nero che mentre nasconde svela l’origine della luce. Grandi superfici agitate, un mare di colore, onde immobili che cavalcano una dopo l’altra, una sull’altra e che ci affrontano come muri saturi di colore. Abel Herrero di altrettanta purezza cromatica firmate da Alle pareti le grandi tele monocrome. .Parmiggiani”, ha spiegato Claudio Non ho una concezione nichilista della vita perché non so nemmeno cosa sia la vita. Sento che è un grande dono; il dono di poter osservare il mondo, di poter osservare gli occhi di un mio simile, il miracolo di poter camminare su questa terra“ trasportano un carico speciale, fatto di polveri di colori diversi, materiali miracolosi, preziosi, quintessenza di una storia gloriosa: pigmenti puri, l’inalienabile sostanza di ogni apparizione pittorica. Rosso, giallo, blu e verde. Colori in viaggio verso la luce, fondamento e origine dello sguardo, dello stupore davanti al miracolo del reale che resiste al nullificante nulla.barche di Parmiggianiscivolano verso una meta distante, irraggiungibile; o forse si allontanano dal punto di partenza, sperando di approdare a una terra sconosciuta, vergine, per dare inizio a una nuova civiltà dell’arte. Come memorie di un viaggio, sono quasi diventate ombre di se stesse. Viaggiano nell’immobilità. Le quattro grandi barche - strano ed estraniante gioco del destino nel passaggio di mano da veicoli di terra a quelli di acqua - Galleria delle CarrozzeNella ambientale mai realizzata dall’artista, celebre per le sue opere di cenere e fumo realizzate a partire dal 1970. Quella collaborazione artistica, coronata a Cuba, si ripropone adesso, a Firenze, in forma più compiuta e in un inedito allestimento dove confluiscono in un unico spazio condiviso le opere dei due artisti.Delocazione di Claudio Parmiggiani, la più grande Silencio a voz altaA Palazzo Medici Riccardi approda dunque un viaggio iniziato nel 2006, quando Abel Herrero decise di ‘ospitare’ e curare al Museo Nacional de Bellas Artes de La Habana l’installazione - riunisce le opere di due artisti di origini distanti ma accomunati dalla reciproca poetica e sensibilità verso il linguaggio pittorico.Associazione Kontainer e MUS.E e organizzato da Sergio Risaliti, curato da Città Metropolitana di Firenze promosso dalla Museo NovecentoLa mostra - un progetto del Palazzo Medici Riccardi fino al 21 gennaio 2024 di Galleria delle Carrozze e che si farà spazio nella Abel Herrero e Claudio Parmiggiani, lo straordinario progetto espositivo che accomuna per la prima volta le opere di Viaggio di luce apre al pubblico 27 ottobre - Venerdì Firenze, 26 ottobre 2023. Museo Novecento presenta VIAGGIO DI LUCE. Claudio Parmiggiani - Abel Herrero. Un progetto di Museo Novecento a cura di Sergio Risaliti, promosso da Città Metropolitana di Firenze. Organizzazione MUS.E e Associazione Kontainer. Palazzo Medici Riccardi, Galleria delle Carrozze. Dal 27 ottobre al 21 gennaio 2024. Félix José Hernández.
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